Mitt Romney: Biden avrebbe dovuto graziare Trump per tutti i crimini federali, Romney sostiene che Biden abbia abusato del potere per respingere le accuse statali
Scritto da Bess Levin
Mitt Romney ha descritto Donald Trump in molti termini negativi, etichettandolo come un "stupido" e accusandolo di essere un artista della truffa e un impostore. Ha affermato che Trump era ovviamente mentalmente instabile ed esprimeva xenofobia, bigottismo, volgarità e misoginia. Romney ha sostenuto due volte l'impeachment dell'ex presidente, descrivendo il comportamento di Trump come una grave violazione della fede pubblica e sostenendo che Trump ha innegabilmente incoraggiato la ribellione contro il Congresso. Romney ha anche criticato Trump per aver presumibilmente ignorato la difesa nazionale e ostacolato intenzionalmente la giustizia, secondo il Dipartimento di Giustizia. Ha affermato che il rifiuto di Trump di restituire documenti riservati ha portato a queste accuse; ha sottolineato la gravità di queste accuse e le ha collegate ad altre azioni dannose per l'interesse nazionale, come l'incapacità di Trump di proteggere il Campidoglio dalle rivolte violente e la sua manipolazione politica delle armi difensive dell'Ucraina.
Considerando tutti questi fattori, si può supporre che Romney voglia che Trump affronti le conseguenze legali per i suoi presunti crimini e, se ritenuto colpevole, riceva una punizione adeguata. Tuttavia, la posizione di Romney è sorprendentemente diversa!
In un'intervista con Stephanie Ruhle, la senatrice dello Utah ha suggerito che Joe Biden avrebbe dovuto concedere la grazia immediata a Trump dopo la sua incriminazione federale. Romney ha sostenuto che non fare pressioni sui pubblici ministeri di New York affinché abbandonassero il caso contro Trump è stato un errore colossale del presidente Biden. La giustificazione di Romney per questa conclusione era che tale azione avrebbe reso Biden “il ragazzo grande” e Trump “il ragazzo piccolo”. Per quanto riguarda il caso statale, ha detto che Biden avrebbe dovuto opporsi strenuamente all'accusa. Romney ha affermato che questa situazione sarebbe vantaggiosa solo per Trump. Ha paragonato queste circostanze agli anni '60, dicendo che se Lyndon B. Johnson fosse stato il presidente ad affrontare uno scenario del genere, sarebbe intervenuto per impedire al pubblico ministero di portare avanti il caso.
Questo suggerimento è problematico in quanto contraddice direttamente l’autorità di Biden per quanto riguarda le accuse statali e significherebbe un significativo passo avanti. Ruhle, volendo confermare che Romney lo avesse capito, gli ha chiesto se sostenesse un sistema di governo separato ma uguale. Romney lo ha affermato ma ha continuato a spiegare perché Biden avrebbe dovuto graziare Trump nelle cause federali.
Tuttavia, esistono problemi sostanziali con l'argomentazione di Romney. In primo luogo, presuppone che le persone percepiscano la situazione nel modo proposto e, in secondo luogo, implica che un uomo accusato di numerosi crimini gravi rimanga impunito.
Nella stessa intervista, anche se apparentemente involontario, Romney ha sostenuto di ritenere Trump responsabile delle sue azioni. Non solo Trump, come ogni altro individuo, dovrebbe essere ritenuto responsabile secondo la legge, ma gli elettori meritano il diritto di comprendere appieno il carattere della persona per cui potrebbero votare.