Perdita dell'udito collegata a un aumento del rischio di demenza.

16 Febbraio 2024 2581
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Uno studio condotto dall’Università della Danimarca meridionale, che ha coinvolto 573.088 partecipanti di età superiore ai 50 anni, ha stabilito una connessione tra la perdita dell’udito e un’elevata probabilità di contrarre la demenza. In particolare, quelli con grave perdita dell’udito avevano un rischio maggiore fino al 20%. Tuttavia, l’uso degli apparecchi acustici potrebbe diminuire questo rischio, suggerendo quindi una plausibile azione preventiva contro la demenza.

Coloro che soffrono di perdita dell’udito tendono a esercitare uno sforzo maggiore quando si tratta di ascoltare. Ciò potrebbe ostacolare la loro capacità di svolgere altri compiti cognitivi come la risoluzione di problemi e una serie di altre attività mentali facilitate dal nostro cervello.

La ricerca associata, condotta dal Dipartimento di ricerca clinica dell’Università della Danimarca meridionale, ha utilizzato i dati raccolti da 573.088 individui per determinare una relazione tra perdita dell’udito e insorgenza di demenza. Questo studio è attualmente il più grande in questo particolare campo.

Considerando il continuo aumento dei casi di demenza, in gran parte dovuto all’invecchiamento della popolazione, ci sono anche altri fattori di rischio da considerare come le abitudini di vita e le condizioni dell’udito.

La professoressa assistente Manuella Lech Cantuaria dello stesso dipartimento dell'Università della Danimarca meridionale ha affermato che, nonostante studi precedenti suggerissero un collegamento simile, il loro studio era più ampio e confermava questa connessione.

I risultati dello studio rivelano che le persone che soffrono di perdita dell’udito hanno circa il 13% in più di probabilità di sviluppare demenza rispetto a quelle con capacità uditive normali. Questo rischio è elevato nei soggetti con grave perdita dell’udito.

È stata fatta una distinzione anche per quanto riguarda la differenza nei livelli di rischio tra individui con o senza apparecchi acustici.

Cantuaria spiega che chi non usa apparecchi acustici ha il 20% in più di probabilità di sviluppare demenza rispetto a chi ha un udito normale. D’altra parte, coloro che utilizzano apparecchi acustici hanno un rischio maggiore del 6% di sviluppare demenza, il che implica che l’uso degli apparecchi acustici può potenzialmente prevenire o almeno ritardare l’insorgenza della demenza.

I risultati si basano su uno studio di coorte in cui è stato osservato un gruppo di persone con caratteristiche simili per un lungo periodo di tempo. Lo studio ha analizzato i dati di individui di età pari o superiore a 50 anni provenienti dalla regione della Danimarca meridionale relativi al periodo dal 2003 al 2017. Gli individui con diagnosi di demenza prima dell’inizio dello studio non sono stati inclusi. I dati sulle capacità uditive sono stati confrontati con i dati sullo sviluppo della demenza durante il periodo di studio, risultando in un collegamento chiaramente definito tra perdita dell'udito e sviluppo della demenza.

I risultati sono stati pubblicati nella rivista "JAMA Otolaryngology–Head & Neck Surgery" con il titolo "Perdita dell'udito, uso di apparecchi acustici e rischio di demenza negli anziani" da Manuella Lech Cantuaria e numerosi altri il 4 gennaio 2024.


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