Il proprietario di Gucci sborsa 1,3 miliardi di euro per un edificio sulla iconica strada commerciale di Milano

05 Aprile 2024 2422
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Kering, proprietario di GUCCI, sta spendendo 1,3 miliardi di euro per un immobile nella più piccola via dello shopping di Milano.

Il gruppo francese del lusso ha dichiarato giovedì (4 aprile) che sta acquistando Via Monte Napoleone 8 da una unità di Blackstone Property Partners Europe.

La proprietà del XVIII secolo si estende su cinque piani e vanta più di 5.000 metri quadrati di spazio commerciale, rendendola una delle più grandi sulla famosa strada, secondo Kering.

L'edificio ospita già una sede di Cova, il marchio di caffè italiano di fascia alta di proprietà di LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton, nonché del marchio di moda Prada.

Via Monte Napoleone, conosciuta come una delle strade più costose del mondo, ha un elenco impressionante di punti vendita di moda, gioielli e calzature di fascia alta.

L'operazione rappresenta "la più grande vendita di asset nel mercato immobiliare italiano", ha affermato Luigi Caruso, amministratore delegato senior di Blackstone a Londra, sottolineando "l'eccezionale domanda degli investitori per immobili di alta qualità nei mercati più forti".

Il settore immobiliare di Milano ha visto una rinascita negli ultimi anni, poiché i progetti di rivitalizzazione hanno contribuito a trasformare diversi quartieri degradati in zone di riferimento di lusso.

L’annuncio di giovedì fa seguito alla mossa di Kering di gennaio di acquistare un edificio sulla Fifth Avenue a Manhattan per 963 milioni di dollari, mentre gli acquisti di immobili al dettaglio di lusso si surriscaldano.

Kering, con sede a Parigi, che ricava due terzi dei suoi profitti dal marchio Gucci, ha definito l'investimento milanese parte di una "strategia immobiliare selettiva, volta a garantire posizioni chiave altamente desiderabili" per le sue etichette.

L’azienda ha dichiarato di voler gestire il proprio portafoglio immobiliare con “l’obiettivo a breve e medio termine di mantenere una partecipazione in asset di prima qualità insieme ai coinvestitori in veicoli dedicati”.

Kering acquisterà edifici “eccezionali” solo in un numero limitato di città se creano valore per i marchi del gruppo, ha dichiarato a febbraio il vice amministratore delegato Jean-Marc Duplaix. Kering ha circa 1.800 punti vendita, ma non intende possedere o co-proprietare più di una manciata di luoghi chiave esclusivi.

Duplaix all’epoca affermò anche che la società stava esplorando partnership con fondi finanziari per diventare “più agile” limitando al contempo l’esposizione al settore immobiliare. Kering non ha intenzione di diventare un promotore immobiliare, aveva detto all’epoca il CEO François-Henri Pinault. BLOOMBERG


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