Matteo Tamburini debutta con stile presso la rinvigorita Tod's
Il neo-designer Matteo Tamburini ha fatto il suo entusiasmante debutto alla rinnovata sfilata Tod's di Milano, offrendo una potente interpretazione del moderno abbigliamento sportivo italiano. Tutto ciò ha avuto luogo in mezzo a una pioggia costante presso il deposito centrale dei tram della città, che ha fatto da sfondo unico all’evento. La location, piena di lucenti tram risalenti al XIX secolo, trasmetteva il senso di movimento che echeggiava in tutta la collezione. Da notare che questo spettacolo ha segnato il primo dopo l’importante accordo commerciale della scorsa settimana in cui L Catterton e LVMH hanno acquistato una quota del 46% di Tod’s.
La sfilata ha rivelato l’impressionante e sicura esibizione di Tamburini della sofisticata moda italiana. La sua vetrina ha messo in risalto i punti di forza del marchio, con un focus su alcuni classici come le eleganti giacche-camicia in pelle, gli eleganti cappotti da cannoniere a doppio petto in pelle di agnello, i grandi cappotti distinti e le redingote alla moda in pelle di daino. Tutti i pezzi possedevano un aspetto fresco e lucido, come se ogni oggetto in pelle fosse stato stirato con cura.
Una caratteristica degna di nota della sfilata è stata l’allestimento misto in cui Tamburini ha presentato pantaloni ampi e dal taglio lungo con risvolti consistenti, splendidamente abbinati a tuniche aderenti in pelle, grembiuli da chirurgo e canottiere di lana spessa. Cinghie di pelle e cinture posteriori servivano come accessori base su questi abiti e sui cardigan di lana. C'era un'enfasi sulle silhouette voluminose, con cappotti da spia e trench oversize, disegnati pensando al consumatore urbano mobile.
L’ideologia principale dietro la collezione era quella di offrire una prospettiva fresca e giovanile all’iconico marchio Tod’s. Tamburini ha spiegato la sua visione come rappresentazione dello stile di vita italiano - l'artigianato, i materiali di lusso - in un modo nuovo e dinamico. L'evento di moda ha messo in risalto anche una gamma innovativa di accessori come gommini trendy con suola zeppata, lunghe cinture con fibbie ovali grigliate e stivali precisi con fibbie laterali e tacchi rettangolari.
Prima di entrare in Tod’s, Tamburini ha trascorso sette anni con successo presso Bottega Veneta, sotto la guida dei direttori creativi Tomas Maier, Daniel Lee e, più recentemente, Matthieu Blazy. Il lavoro di Tamburini gli è valso grandi elogi e il suo precedente direttore del design, Matthieu Blazy, è fiducioso che sia destinato al successo da Tod’s.
Tamburini è succeduto a Walter Chiapponi e porta con sé un legame personale con il marchio, essendo cresciuto nella stessa regione di Tod's e con i suoi genitori clienti di lunga data del marchio. Il debutto è stato una celebrazione silenziosa del suo debutto da Tod's e ha portato un senso di orgoglio nella moda italiana e nella sua capitale, Milano, nonostante l'acquazzone in corso.
Un elemento chiave che sembrava incarnare le virtù durature dell'Italia e di Tod's - duro lavoro, affidabilità, longevità e un patrimonio molto amato - era il sistema tranviario della città, che è stato un punto fermo di Milano dal 1881 e ha fatto da sfondo al spettacolo.