Paul Pogba rischia una lunga sospensione dopo che il campione B ha confermato il test antidroga positivo.
Paul Pogba sta affrontando una sospensione di quattro anni e la cancellazione del suo contratto con la Juventus dopo che un'analisi secondaria ha confermato il suo test antidoping positivo.
La Juventus ha sospeso provvisoriamente Pogba l'11 settembre dopo che un test antidoping ha rilevato livelli insolitamente alti di testosterone dopo una vittoria della Serie A contro l'Udinese ad agosto.
Una dichiarazione dell'epoca recitava: "La Juventus Football Club annuncia che oggi, 11 settembre 2023, il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto un'ordinanza di sospensione precauzionale dal Tribunale Nazionale Antidoping a seguito dei risultati dei test effettuati il 20 agosto 2023. Il club si riserva il diritto di valutare i prossimi passaggi procedurali."
Pogba ha richiesto che il campione fosse analizzato nuovamente nella speranza che ci fosse stato un errore e che il suo nome potesse essere scagionato.
Tuttavia, Gianluca Di Marzio ha confermato che l'analisi secondaria ha rilevato anch'essa una risultato positivo, e la Juventus sta ora valutando come procedere con la situazione.
È possibile che i Bianconeri optino per la cancellazione del contratto di Pogba dato che probabilmente affronterà una lunga sospensione dal calcio da parte del Tribunale Nazionale Antidoping d'Italia, che potrebbe essere estesa a una sospensione a livello mondiale.
Lo scenario peggiore per Pogba sarebbe una sospensione di quattro anni, anche se questa sarebbe implementata solo se si fosse scoperto che aveva aumentato volontariamente i suoi livelli di testosterone. Se si fosse accertato che l'aumento era involontario, la punizione massima sarebbe una sospensione di due anni.
Pogba potrebbe anche accordarsi con il Tribunale Nazionale Antidoping in una sorta di patteggiamento in cui la sua sentenza provvisoria sarebbe dimezzata. È probabile che Pogba possa appellare qualsiasi sospensione presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS).